COPROB esprime contrarietà alla misura in via di discussione
Minerbio (BO), 23 novembre 2018 – COPROB è fortemente contraria a qualsiasi iniziativa che porterebbe ad una tassazione penalizzante per le bevande che contengono zucchero e che avrebbe un impatto devastante anche sull’intera filiera bieticolo-saccarifera italiana che già sta attraversando una crisi senza precedenti.
A fronte di una riforma europea dell’OCM zucchero entrata in vigore il 1 ottobre 2017, senza clausole di salvaguardia e disegnata per favorire i grandi produttori del nord Europa, Francia e Germania in testa, in questa particolare fase di grave crisi una qualsiasi forma di tassazione rappresenterebbe perciò per la filiera zucchero l’intonazione del “De profundis”.
In un contesto di consumo di zucchero in Italia nelle bevande in netto calo, non sono accettabili ulteriori interventi penalizzanti, discriminatori, che hanno l’unico obiettivo di fare cassa e non affrontano la tematica salute favorendo esclusivamente l’uso di edulcoranti chimici al posto di un prodotto coltivato nel territorio nazionale.
In Italia sono 7.000 le aziende agricole che conferiscono barbabietole agli zuccherifici con 32.000 ettari coltivati, garantendo una corretta rotazione agronomica e contribuendo alla sostenibilità dei territori. Tali aziende, che rappresentano circa 20-25.000 persone concentrate in Veneto ed Emilia Romagna, con le proprie circa 300.000 tonnellate di zucchero prodotto (pari circa ad un 20% della domanda italiana) sono l’ultimo baluardo di una produzione locale, di qualità, che rispetta ogni regola sociale e ambientale, sicura e stabile, in grado di soddisfare la crescente domanda di prodotti alimentari made in Italy.
COPROB chiede al Governo di rivedere questa misura. È necessario agire come sistema Paese con un approccio integrato, controllato e sicuro dal campo alla tavola che permette alle Istituzioni di riconoscere il valore dell’eccellenze del Made in Italy evitando di arrecare un danno ingiustificato e gravissimo.
Nel contesto di un mercato saccarifero in drastico calo, appare quanto mai opportuno premiare le aziende italiane che utilizzano zucchero 100% italiano e favorire contratti di filiera basati su una maggiore equità e sostenibilità sociale che permetterebbero di mantenere una riserva strategica di zucchero.